Matteo Berrettini si accinge a riscrivere la storia del tennis italiano. Dopo aver trionfato nel torneo del Queen’s, il tennista romano ha ora raggiunto la semifinale a Wimbledon. Ovvero una delle quattro tappe del Grande Slam, l’unica che si gioca sull’erba e forse la più affascinante in assoluto.
Berrettini ha sconfitto nei quarti di finale il canadese Felix Auger-Aliassime in quattro set e poco più di tre ore di gioco, con il punteggio di 6-3, 5-7, 7-5, 6-3. Una vittoria che può essere considerata storica, in quanto il romano eguaglia l’analoga impresa compiuta da un illustre concittadino, Nicola Pietrangeli, a 61 anni di distanza. A conferma dell’ormai avvenuta maturazione di Berrettini, che nel corso della stagione ha evidenziato notevole continuità di rendimento, vincendo anche gli Open di Serbia e raggiungendo i quarti di finale a Parigi. Risultati tali da poterlo proiettarlo ben presto nelle primissime posizioni del ranking mondiale, ove è attualmente in nona posizione. Gia con questa vittoria andrebbe comunque ad occupare la quinta.
Il suo avversario nella semifinale sarà il 24enne polacco Hubert Hurkacz, capace a sua volta di battere Roger Federer in tre set (6-3, 7-6, 6-0). Si profila quindi uno scontro non facile per il romano, mentre dall’altra parte del tabellone si profila l’imgombrante sagoma di Nole Diokovic, che si è liberato agevolmente di Marton Fucsovics in tre rapidi set e si appresta ad affrontare il canadese Shapovalov.
Per gli appassionati italiani, però, l’attenzione sarà tutta sul match di Berrettini, che cercherà la prima finalissima in un torneo del Grande Slam. La quale lo proietterebbe in una nuova dimensione.

Di Dario