E’ rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Sanzionata dalle parole del fondatore del Movimento 5 Stelle, secondo il quale l’ex Presidente del Consiglio non ha visione politica e non può quindi risolvere i problemi della formazione politica che vanta ancora oggi la maggioranza relativa in Parlamento.
Parole aspre che aprono nuovi scenari, soprattutto in considerazione della forza vantata da Conte, ancora oggi premiato da notevole popolarità nei sondaggi. All’interno di M5S, del resto, già rullano i tamburi di guerra e si cominciano a fare i conti di coloro che potrebbero scindersi dalla casa madre e raggiungere una eventuale nuova creazione guidata dall’ex Premier.
Un conflitto che è del resto già visibile nelle frecciate che si sono scambiati i due protagonisti della vicenda. Da una parte Grillo accusa l’ex Presidente del Consiglio di voler restaurare un modello di democrazia che il M5S rifiuta dalla sua nascita, con uno statuto seicentesco.
Dall’altra Conte risponde affermando che ormai il fondatore è entrato nell’ottica di voler essere una sorta di padre padrone. Sancendo in tal modo il distacco con una visione della politica che sono gli stessi simpatizzanti grillini a stigmatizzare. Come dimostrano i tanti messaggi sui social di coloro che avevano votato il M5S e che ora promettono di seguire l’avvocato nella sua nuova vita politica.
Tanto da spingere molti a preconizzare l’apertura di una nuova fase politica, nella quale i trionfalismi di Matteo Renzi, che hanno salutato la deflagrazione del conflitto nel movimento, potrebbero essere spazzati via da una realtà assolutamente diversa da quella immaginata.

Di Dario