Quando si fa richiesta di un credito, è necessario dare una garanzia. Lo scopo è quello di garantire che la somma richiesta venga in qualche modo remunerata in caso di insolvenza del soggetto contraente. In altre parole, se le rate non vengono agate, la banca ha un cuscinetto di salvataggio rappresentato proprio della garanzia. Per capire meglio di che cosa si tratta, meglio fare alcuni esempi concreti e dettagliargli uno alla volta a scanso di equivoci.

Gli immobili e le proprietà

Di solito, chi ha degli immobili sceglie quelli a garanzia di un credito. Si parla di immobili per indicare le proprietà. In genere, si tratta di case e abitazioni. La banca esegue alcune valutazioni grazie ai suoi esperti per conoscere il valore reale dell’immobile che può avere fluttuazioni in base al mercato attuale. Se si sceglie questa strada occorre procurarsi la documentazione specifica che riguarda l’immobile come la scheda catastale e le visure ipocatastali.

I beni mobili

Ci sono alcuni beni mobili che hanno un grande valore e possono essere dati in garanzia per la concessione di un credito bancario. Sono davvero molti gli esempi che si possono fare. si può parlare di automobili, in particolare quelle di lusso. Tra gli altri veicoli, si possono citare soprattutto motociclette e imbarcazioni. Gioielli e pietre preziose hanno un trattamento simile. Ovviamente, la loro o meno accettazione dipende dalla banca che può inviare un perito per assegnare il giusto valore al bene mobile.

Una persona terza

Spesse volte a garanzia di un credito, si porta un’altra persona. Significa che sarà il soggetto terzo a pagare nel caso in cui il contraente del debito non fosse più in grado di saldare le rate. L’istituto bancario che concede il credito potrà quindi rifarsi sui beni di terzi soggetti che firmano il contratto come creditori. Forse non serve dirlo ma meglio farlo: il garante non può esser un cattivo pagatore a Roma, cioè un soggetto che in passato si è dimostrato insolvente quando c’erano da pagare rate in scadenza.

Di Grey