Un sindacalista è stato travolto e ucciso da un camion, nel corso di uno sciopero. Il fatto è avvenuto a Novara, davanti ai cancelli del deposito territoriale della catena di supermercati Lidl in via Guido il Grande e ha naturalmente destato grande impressione.
La vittima è Adil Belakhdim, coordinatore del sindacato Si Cobas, 37 anni e padre di due figli, investito da un camion durante una manifestazione di protesta dei lavoratori nell’area logistica di Biandrate, a pochi chilometri dal capoluogo di provincia. Un fatto che è destinato a provocare non poche polemiche, essendo avvenuto proprio nel corso di uno sciopero nazionale di settore.
L’uomo è stato investito da un camion nel corso della manovra che avrebbe dovuto forzare il blocco dei lavoratori e trascinato per una decina di metri. Il conducente si è poi allontanato senza prestare soccorso alla vittima. Oltre al sindacalista, che stava attraversando sulle strisce pedonali, il camion ha travolto altri due manifestanti. I quali sono ora ricoverati in ospedale, in condizioni giudicate non gravi dai sanitari.
L’investitore è stato rintracciato facendo ricorso alle immagini della videosorveglianza del magazzino ed è stato bloccato in seguito dai carabinieri all’interno di un’area di servizio autostradale.
Non sono mancati naturalmente i commenti delle forze politiche, sul tragico fatto di Novara. A partire da quello di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, il quale si è chiesto, retoricamente, se sia normale nel 2021 finire in ospedale o all’obitorio soltanto per aver cercato di difendere i propri diritti sul posto di lavoro. Diritti ai quali, però, la politica non sembra riservare grande attenzione.

Di Dario