Come è noto, il calcio italiano ha scelto per i prossimi anni Dazn, a scapito di Sky, che aveva sino a quest’anno ospitato le gare della Serie A sui suoi canali. Il passaggio alla nuova piattaforma, però, rischia di diventare un problema di non poco conto per gli utenti. A causa dei tanti problemi tecnici che caratterizzano Dazn e che si sono già palesati nel passato.
Tra i problemi più gravi l’inadeguatezza tecnica della piattaforma di streaming web. Per evitare che l’affollamento delle gare possa comportare problemi, ora la Lega Calcio sembra orientata a dare vita ad un vero e proprio spezzatino. Ovvero a far disputare le dieci gare di Serie A in dieci orari differenti.
Una decisione la quale, però, sembra riacutizzare lo scontro all’interno della stessa Lega. In un primo momento, infatti, Dazn doveva avere l’esclusiva di sette gare, mentre le rimanenti dovevano andare ad un’altra emittente, con Sky pronta ad avanzare offerte in tal senso. Quindi, alcuni in queste ore si stanno facendo una semplice domanda: perché questo ulteriore regalo a Dazn, senza alcuna contropartita? Dazn, infatti, per effetto di questa mossa potrebbe ottimizzare i ricavi pubblicitari, a differenza di quanto succedeva in passato.
Una domanda di non poco conto, che potrebbe riaprire i giochi, dando modo proprio a Sky di fare ricorso.
Intanto i tifosi consumatori guardano con sgomento a quanto sta accadendo. Il nuovo regime, infatti, prevede un aggravio di costi non indifferente, se si pensa che l’abbonamento a Dazn costerà 29.90 euro. Senza peraltro consegnare la possibilità di vedere le gare delle coppe europee, che Sky si è assicurata con largo anticipo. Resta da capire se, alla fine, in molti non decideranno di tornare all’ascolto radiofonico della gare, come accadeva ai tempi di “Tutto il calcio minuto per minuto”.

Di Dario