Sembra destinata a creare un mare di polemiche l’ultima trovata del Codacons. L’associazione che si propone di tutelare i consumatori, infatti, ha offerto il proprio appoggio a Carlo Calenda nella corsa a sindaco di Roma. Chiedendo in cambio un assessorato, quello ai consumatori.
A raccontarlo è stato proprio Calenda, in un tweet, al quale è stata allegata una foto della missiva firmata dal presidente dell’associazione, Giuseppe Ursini. Aggiungendo di aver declinato l’offerta, ritenendola con tutta evidenza non consona.
Nella lettera l’associazione dei consumatori ha ricordato di essere da sempre attiva nella denuncia di disservizi e malcostume che caratterizza la politica. Tanto da dimenticare che proprio l’appoggio ad uno schieramento politico è in fondo il peggior malcostume possibile, più ancora che una semplice gaffe. Probabilmente il Codacons ha pensato che, in fondo, un assessorato al Comune di Roma merita un vero e proprio sfregio ad una precondizione di qualsiasi associazione che dichiari la sua voglia di tutelare i cittadini, ovvero l’essere apartitica. Una grave dimenticanza, che ora potrebbe ritorcersi a danno dello stesso Codacons.
Il quale ha intanto incassato un no durissimo da Calenda. Ora resta da capire se la stessa procedura sarà adottata nei confronti degli altri schieramenti o se l’associazione riuscirà finalmente a comprendere l’enormità di una discesa in campo diretta.
Intanto, però, la brutta figura resta in tutta la sua gravità e rischia di gettare una pessima luce non solo sul Codacons, ma su tutte le associazioni dello stesso genere. Rischiando di farle passare agli occhi dei cittadini come una sorta di poltronificio.

Di Dario