L’avventura di Facciamo Eco in Parlamento è durata appena quattro mesi. Il nuovo soggetto che intende riunire tutti gli ecologisti del Paese, Europa Verde, ha infatti deciso di ritirare il proprio simbolo al gruppo che si era formato alla Camera dei Deputati. Il quale era guidato dalla deputata Rossella Muroni, ex presidente di Legambiente eletta con Liberi e Uguali. A lei si erano accodati l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, l’ex braccio destro di Bruno Tabacci, Alessandro Fusacchia, e due ex del Movimento 5 Stelle, Antonio Lombardo e Andrea Cecconi.
La direzione nazionale di Europa Verde è giunta a questa risoluzione dopo aver constatato come il governo guidato da Mario Draghi non abbia alcuna intenzione di far seguire i fatti alle parole. Tanto da aver aumentato le spese militari e aver messo nero su bianco la richiesta di fondi per il Ponte sullo Stretto. Mentre continua a distinguersi per il suo piglio non certo ambientalista il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Un indirizzo il quale, secondo Europa Verde, necessita di una risposta ben precisa, sotto forma di opposizione al governo. Una risposta che però il gruppo parlamentare non ha voluto dare, preferendo la critica all’interno del governo allo strappo con esso.
Ancora una volta, quindi, all’interno del mondo ambientalista nostrano prevale la linea della divisione. Una linea che impedisce la formazione di un soggetto politico in grado di intercettare i voti dei tanti italiani critici con i partiti tradizionali. Come invece accade in altri Paesi, a partire dalla Germania, ove i partiti ecologisti sono ormai realtà importanti.

Di Dario