A Roma i contagi per il Covid sono in aumento esponenziale. Basti pensare che l’ultimo dato riporta 557 casi, contro i 122 che erano stati registrati l’11 luglio. Ovvero il giorno in cui l’Italia aveva giocato e vinto la finalissima degli Europei di calcio. Dando il via ad una lunga teoria di festeggiamenti i quali avevano subito suscitato inquietudine nelle istituzioni, politiche e sanitarie.
Non sono bastati quindi gli ammonimenti arrivati da più parti, nel tentativo di impedire condotte dissennate. Il tana libera tutti varato per il calcio, però, rischia ora di provocare una marea di polemiche. Soprattutto in considerazione dell’ormai imminente green pass, ovvero del documento che permetterebbe ai possessori una libertà di movimento negata a chi rifiuta, per i più disparati motivi, di vaccinarsi.
Polemiche che hanno già iniziato ad investire il mondo politico, che si sta rapidamente dividendo tra chi propone misure draconiane e chi invece prova a frenare il governo Draghi, che già in settimana dovrebbe indicare le modalità che dovrebbero ispirare la chiusura di luoghi pubblici e trasporti ai non vaccinati.
Nel novero degli oppositori si è già andata a collocare Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia libera da impegni di governo. Mentre resta da capire cosa intenderà fare Matteo Salvini, stretto tra la necessità di tenere in conto gli umori della base leghista e la fedeltà al governo Draghi.
In questo bailamme, intanto, si comincia già a parlare di effetto Gravina, ovvero delle conseguenze derivanti dai festeggiamenti per gli Europei di calcio. Vero e proprio simbolo di un Paese ove tutto può essere messo in naftalina, ma non lo sport pedatorio.

Di Dario